Festa del Gruppo di Fobello all’Alpe Baranca
17 agosto 2014
Ovvero: come organizzare una gita in montagna e ritrovarsi inaspettatamente ad una festa alpina.
Di Mauro Boles.
Premetto che questa è un’esperienza del tutto personale, non è un’uscita ufficiale del Vessillo o di qualche gagliardetto, ma voglio “abusare” dello spazio di questo sito per raccontare quella che è stata, per il sottoscritto, una piacevole esperienza.
Il tutto inizia quando, approfittando di uno dei pochi giorni “decenti” di questa pazza estate, programmo una gita in montagna con degli amici per domenica 17 agosto, e uno di loro sceglie come méta, quasi scegliendo a caso sulla cartina, il Lago Baranca, (a me del tutto sconosciuto), situato sopra Fobello, a quota 1818 metri, raggiungibile a partire dalla frazione Santa Maria, con un dislivello di circa 800 metri e due ore di sentiero non troppo impegnativo.
Già all’arrivo a Santa Maria una miriade di auto parcheggiate ci costringe a lasciare la macchina parecchio indietro, tanto da percorrere circa 15 minuti di strada asfaltata prima di raggiungere l’imbocco del sentiero. E subito dopo vediamo una miriade di penne nere salire, con famigliari e amici, lungo il sentiero.
Scopro così che il Gruppo di Fobello (Sez. Valsesiana) organizza ogni anno all’Alpe Baranca (m. 1566), poco più sotto del laghetto, una festa, che è molto partecipata. Scopro anche che all’Alpe Baranca è situata una cappelletta, costruita dagli Alpini di Fobello e ricavata da un grosso macigno, recentemente restaurata dopo essere stata parzialmente distrutta da una valanga negli scorsi anni.
Durante la salita, ancora in lontananza, si possono già udire, trasportati dal lieve vento che soffia nella vallata, canti alpini e musiche, che scopro poi essere eseguite da una improvvisata banda di penne nere.
All’alpe è stata celebrata la S. Messa in onore degli alpini caduti, quindi è stata l’ora del pranzo, a base di polenta e spezzatino, gustati seduti sulle rocce e sui prati del pianoro. Gli alpini sono comunque sempre organizzati, ed era presente anche il servizio bar, grazie anche all’ausilio di un elicottero, che ha fatto anche da servizio navetta, in modo che anche i più pigri, o chi ne era impossibilitato, potessero raggiungere (in meno di 5 minuti) questo splendido luogo.
Personalmente sono stato molto contento di questa giornata, soprattutto per la sorpresa di ritrovarmi inaspettatamente a questa festa, di cui ignoravo l’esistenza. Mi ha colpito poi il gran numero di partecipanti, nonostante il luogo non fosse raggiungibile in auto ma solo dopo un percorso di un’ora e mezza di cammino. E infine, ma questa non è una novità, lo spirito di allegria e di festa che solo le penne nere sanno creare, ovunque esse si radunino.
Mauro Boles
Clip Video
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Galleria Fotografica
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