Eravamo in Ventinove, Cronaca di un’Adunata
Treviso, 12-14 maggio 2017
Dopo mesi di attesa e riunioni per la preparazione del campo, è finalmente arrivato il momento tanto atteso dell’Adunata di Treviso.
Il primo camper è arrivato mercoledì a Treviso nell’area Dogana presso la quale avevamo prenotato otto piazzole. In mattinata sono sopraggiunti un altro camper e il furgone con l’attrezzatura necessaria.
Il tempo è nuvoloso e soffia un forte vento che rende un po’ complicato installare il gazebo sotto al quale verranno consumati i pasti.
I lavori procedono comunque alacremente e nel pomeriggio l’area pasti è preparata, il palo dell’alzabandiera svetta al suo fianco e tavoli, panche, cucina e quant’altro sono al loro posto.
Nel pomeriggio arriva un altro camper e in serata se ne aggiungono ancora due. Dopo l’aglio e olio fredda a causa del vento cucinata intorno alle 14, alla sera riparati dal gazebo chiuso ci gustiamo risotto con i funghi, salame e toma. Qualche goccia di pioggia non causa problemi anche se il vento non accenna a diminuire.
La mattina al risveglio troviamo già sistemata anche la roulotte arrivata nella notte. Alcuni di noi partono per un’escursione a Venezia, altri vanno a Treviso, altri ancora si riposano al campo.
A sera arriva un altro furgone con il nostro Alpino in armi accompagnato da tre suoi ex commilitoni. L’amatriciana ottima e abbondante seguita da un altro tipo di toma, dal gorgonzola e da alcuni dolci rifocilla tutti. I due salami della lunghezza complessiva di oltre tre metri si riducono rapidamente. Il buon vino accompagna i pasti in modo corretto senza mai esagerare.
Il campo si è nel frattempo quasi riempito di camper, tende, veicoli attrezzati, furgoni, TIR e auto.
Cerchiamo di fare tesoro di quanto vediamo per poter migliorare la nostra attrezzatura per il futuro.
Qualche canzone viene intonata dopo cena, anche se siamo un po’ stonati, va comunque bene così. L’importante è partecipare e sembra che tutto funzioni a meraviglia.
Il sabato vede quasi tutti i partecipanti a zonzo per Treviso invasa dalle Penna Nere e dai loro famigliari. Visitiamo i principali monumenti sia pure solo dall’esterno.
Ci rifocilliamo con panini, gelati, bibite e cerchiamo un po’ d’ombra perché oggi il sole scalda parecchio. Dopo qualche acquisto, alcuni ritornano al campo a piedi, altri con le navette.
È arrivato anche il camper del “pettine” sezionale e ci raggiunge anche il nostro membro del SON. Siamo in ventinove a gustare gli gnocchi al pomodoro e basilico, il gazebo è affollato ma in piena allegria.
Si mangia, si beve (moderatamente), si ride, si scherza e si canta sentendo ormai prossima l’adunata del giorno dopo.
Impossibile dormire a lungo, siamo tutti in piedi per la cerimonia quotidiana dell’alzabandiera e poi partenza con la navetta per Treviso.
Il centro è zeppo di gente, i nostri Alpini raggiungono il punto indicato per l’ammassamento mentre i famigliari cercano la posizione migliore e possibilmente all’ombra per seguire la sfilata.
Siamo i penultimi del nostro raggruppamento quindi partiremo intorno alle 13. Il percorso dall’ammassamento al punto di inizio vero e proprio della sfilata è parecchio lungo e, di fatto, è una sfilata nella sfilata.
Gli organizzatori hanno disposto i partecipanti in modo sagace, così gli spettatori possono disporsi ai lati del percorso senza affollamenti. Bande e fanfare accompagnano gli Alpini con le loro camicie e magliette colorate. Gli striscioni raccontano la nostra storia e i nostri ideali.
Fioccano gli incitamenti e gli applausi ai quali rispondiamo sempre con un sorriso e altrettanti applausi, dall’inizio alla fine del percorso.
Terminata la sfilata gli Alpini dei sedici Gruppi della Sezione di Novara salutano il Vessillo Sezionale ed il Presidente Palombo sfilando davanti a loro.
Non avvertiamo la stanchezza, tanta è l’adrenalina che abbiamo accumulato, così si torna al campo a piedi dove giriamo qualche breve filmato da inserire nei social. La doccia ci aiuta a riprendere le forze e si inizia a preparare la cena di commiato.
Dopo l’aperitivo ci attendono linguine dello scapolo, toma, gorgonzola dolce e naturale, accompagnati da Gutturnio, Pinot e Prosecco.
Al termine nessuno ha voglia di andare a letto, così iniziano i cori basati sulle migliori canzoni degli Alpini. Le stonature passano in secondo piano, la serata è stata travolgente e ha coinvolto tutti.
La notte è stata breve perché alcuni di noi devono essere a casa prima di mezzogiorno e poco dopo le cinque iniziamo a smontare il campo.
Salutati i partenti, chi è rimasto continua l’opera di caricamento dei materiali sul furgone.
Alla fine si parte sotto una pioggerellina fine e rompiscatole.
Ciao Treviso, adesso si pensa già a Trento.
Il campo organizzato dal Gruppo ha riscosso un notevole successo. Sapevamo che ci saremmo divertiti, che avremmo anche faticato per organizzare il tutto al meglio ed in effetti abbiamo raggiunto un risultato superiore alle aspettative.
I momenti che ricorderemo oltre alla sfilata, sono l’alzabandiera e l’ammainabandiera, le cene sotto al gazebo, i filmati girati in diretta, ma soprattutto i cori post cena che ci hanno coinvolto per la prima volta tutti assieme.
Grazie a tutti i partecipanti che hanno collaborato alla buona riuscita del campo e preparatevi perché Trento ci aspetta.
G. Bertaglia
Galleria Fotografica
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