Festa di San Giulio alla Badia di Dulzago
29 gennaio 2012
Il mese di gennaio per Bellinzago si chiude con l’irrinunciabile festa di San Giulio alla Badia di Dulzago, piccola e antica frazione bellinzaghese.
Quest’anno, per la prima volta, la funzione è stata celebrata dal nostro nuovo parroco don Pierangelo Cerutti, così ben integrato nella nostra parrocchia. La fagiolata, che la tradizione dice serva a proteggere dai morsi dei serpenti, una volta davvero numerosi in questi luoghi, è preparata in calderoni di rame appesi su un’impalcatura di tubi con il fuoco vivo della legna dei boschi circostanti. La tradizione dice che i calderoni dovrebbero essere 7, ma da qualche anno sono passati a dieci per l’enorme quantità di persone che giungono da molti luoghi vicini e lontani per assistere a questa particolare festa popolana.
Dopo la S. Messa e la processione i pellegrini possono ricevere il pane e la fagiolata benedetti da consumare nelle proprie mura domestiche con i propri cari. Particolare attenzione vene posta ai due bidoni del latte messi alle due entrate del cortile in cui si distribuisce la fagiolata, dove devolvere l’offerta, due pseudo monaci per ricordare al viandante il gesto, battono a ritmo cadenzato con una verga il bidone stesso.
Anche quest’anno alcuni Alpini di Bellinzago, ben 17, incuranti della neve e del gelo, si sono presentati ben coperti d’indumenti ma non solo, a prestare il loro servizio per aiutare questa piccola Comunità, sempre più esigua, a raccogliere fondi destinati ai restauri sempre necessari della Chiesa e non solo.
L’evento è avvenuto domenica 29 gennaio in uno scenario davvero insolito grazie alla copiosa nevicata che ha imbiancato la piccola frazione. Gli Alpini hanno offerto, agli infreddoliti visitatori, bevande calde ed anche panini con salamelle o cotechino caldo come vuole la migliore tradizione.
Ancora una volta un grazie di cuore a tutti i volontari.
Giuseppe Bovio
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