Ciao, Giorgio!
Giorgio, non voglio raccontare la storia della tua vita, sappiamo tutti chi eri e cosa hai fatto e comunque altri parleranno di questo.
Voglio ricordare di te solo poche cose, essenziali: il rapporto di amicizia e collaborazione che era nato tra noi in questi ultimi anni.
Nel 2008 con l’amico Taccola rientrasti nel Consiglio Sezionale. Fu per me un’iniezione di fiducia, uno stimolo a far bene con dei collaboratori pronti ad entrare in campo.
Nel 2009 ti volli come Vice Presidente, era una carica che non avevi mai ricoperto, ma non fu per questo che ti nominai, tanto sapevo che in ogni modo carica o non carica quello che avevi in mente di fare lo facevi lo stesso.
Ti chiamai da Parigi il 10 febbraio 2010, quando ottenni l’organizzazione del Raggruppamento, fosti il primo, sapevo quanto ci tenevi perché in Novara si organizzasse qualcosa di grande, era un’occasione che attendevi da anni.
Non eri solito manifestare entusiasmo, ma si capiva. Si capiva dalla telefonata quotidiana per saper se c’erano novità, come si capiva il rammarico degli ultimi tempi di non poterti rendere utile, anche se non era vero, perché lavoravi da casa, col telefono.
Qualcuno ha deciso che al nostro raggruppamento tu non partecipassi fisicamente, dopo che tanto avevi fatto per l’organizzazione. Ci sarai, ma non sarà la bella festa che volevamo: ti è stato negato qualcosa a cui tenevi tantissimo, che attendevi da anni.
Eri solito dire “bussa e ti sarà aperto”, quando si trattava di andare a chiedere qualcosa, adesso che stai per raggiungere il Paradiso di Cantore busserai, e ne sono certo ti verrà aperto.
Immagino chi ti accoglierà: troverai ad attenderti il Taccola, tuo amico di sempre e i tanti Alpini che ti hanno preceduto.
Forse nella via tracciata dal destino, era scritto che non fosse solo a guardare giù mentre sfiliamo per le strade di Novara, il buon Dio voleva che tu fossi con lui. I due Giorgi, come solitamente vi chiamavamo, siederanno sulla tribuna più alta ad osservare quella fiumana di gente che si snoderà per le strade della Città.
Ciao Giorgio, non è certo l’ultimo saluto perché durante la sfilata del 7 ottobre ogni tanto alzerò gli occhi al cielo per cercare tra le nuvole il tuo volto imbronciato per non essere con noi. Ma anche se non fisicamente il Vice Presidente Giorgio Balossini, senza bastone, sarà dietro il Vessillo e come ogni volta, quando mi volterò per guardare se tutto è in ordine, farà il solito cenno di assenso per confermare che va tutto bene.
Antonio Palombo