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Commemorazione Battaglia Nikolajewka a Brescia 2012

Il ricordo di Nikolajewka

28 gennaio 2012

 

Nel mese di gennaio gli Alpini, tenendo fede al loro principio di non dimenticare, onorano gli avvenimenti legati alla drammatica ritirata dalla Russia dove l’ARMIR, chiuso dall’accerchiamento nemico nella sacca del Don, pagò un prezzo enorme di vite umane e di stenti per poter riportare a baita, davvero, troppo pochi superstiti.

Molte sono le iniziative proposte in svariate località ma tra queste spicca sicuramente il ricordo di Nikolajewka che si svolge a Brescia ed è elevato a carattere Nazionale.

Sabato scorso, 28 gennaio, a Brescia era presente la nostra Sezione con il Presidente Antonio Palombo accompagnato da 4 Alpini del Gruppo di Bellinzago.

La prima parte della giornata si è svolta in via Nikolajewka, nel cortile dell’omonima scuola, sita nei pressi della bellissima sede della Sezione di Brescia. Schierati, per gli onori al Labaro Nazionale ed ai Gonfaloni della Città  e della Provincia di Brescia e del Comune di Mairano, il Picchetto Armato, la Fanfara dei Congedanti della Tridentina, una trentina di Vessilli Sezionali ed un centinaio di gagliardetti oltre ai numerosissimi Alpini tra i quali spiccavano una decina di reduci dall’inferno bianco di quel lontano 1943; presenti tra gli altri anche una rappresentanza di militari Russi.

La commemorazione ufficiale è stata tenuta dal reduce Ugo Balzari, classe 1922, che con un intervento tanto semplice quanto toccante ha raccontato ai presenti, come fosse seduto in un’osteria, come lui stesso ha sottolineato, alcuni episodi di quei tragici momenti. Episodi che ne hanno toccato l’animo e segnato la vita per sempre…
Le altre allocuzioni sono state tenute dal Generale di Brigata e Vice Comandante delle TT.AA. Fausto Macor, che ha sottolineato il legame che lega gli alpini in armi e l’ANA, sempre attuale e vivo anche nei ricordi di queste imprese ormai lontane; il nostro Vice Presidente Nazionale, Sebastiano Favero,  ha ricordato i rapporti amichevoli che legano gli Alpini al popolo russo, culminati con l’operazione Sorriso di qualche anno fa che ha portato alla realizzazione da parte dell’ANA di un asilo a Rossosch, segno tangibile di attenzione verso i più deboli, cosa sempre presente nello spirito della nostra Associazione.

Al termine di questa parte della cerimonia, ci si è trasferiti in Piazza della Loggia dove, nuovamente schierati, si è  proceduto agli Onori ai Caduti con la deposizione di una corona di alloro, è poi seguito il lungo corteo fino al Duomo, gremito di alpini e gente comune, dove è stata celebrata la S. Messa di suffragio per tutti i Caduti.

Il ritorno a casa sotto una nevicata, peraltro preannunciata, ci invitava a ripensare a quei giorni di freddo e gelo  nei quali gli Alpini, ed il resto dell’ARMIR, hanno saputo dare un esempio di coraggio e forza d’animo che se rapportato a quanto succede ai giorni nostri fa davvero rabbrividire. 
Una giornata di quelle che lasciano il segno e fanno ripensare ad un passato davvero sconvolgente il cui ricordo deve essere tramandato ai più giovani affinché tanto orrore non debba più ritornare…

Marco Caviggioli

 

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