Emergenza in Liguria 2011: Beverino
marzo – novembre 2011
La nostra unità di protezione civile è una piccola pattuglia, ma grande è il cuore degli uomini che la compongono. Come si potrebbe sostenere il contrario dopo aver valutato le sue missioni nel corso di un decennio? Presenti sempre. Nei momenti più gravi, da Cogne a Campiglia Cervo, da Limone all’Abruzzo fino agli ultimi interventi in Liguria, non abbiamo mai fatto mancare il nostro contributo. Alcuni volontari fanno parte dell’unità sin dalla sua fondazione, altri si sono alternati nel corso degli anni; va detto, peraltro, che non sono state singole personalità ad aver scritto questa piccola pagina di storia della nostra sezione, bensì un comune senso di appartenenza dai tipici connotati alpini.
L’ultima missione in ordine di tempo ci ha visto impegnati nel Comune di Beverino. Dopo l’esperienza nel fango di Borghetto Vara in piena emergenza, questa volta il lavoro ci è parso meno faticoso, ma in realtà non ne va sottovalutata l’importanza e l’urgenza. Si è trattato, essenzialmente, di tagliare alberi pericolanti per mettere in sicurezza alcune strade sia in paese sia verso le zone boschive in frazione Bracelli (Memola). Per alcuni versi è occorsa una maggior professionalità di quella richiesta precedentemente. Basta la buona volontà per usare pala e carriola, ma ci vuole qualche competenza in più per usare la motosega sul cestello meccanico a oltre 15 metri da terra. Alcuni di noi si sono distinti anche in questo ruolo, altri si sono prestati umilmente al lavoro di sgombero e accatastamento della ramaglia e della legna tagliata.
La missione è durata da sabato 26 marzo a mercoledì 30 novembre. Eravamo parte di un gruppo costituito prevalentemente da alpini valdostani con i quali si è creato un immediato e cordiale affiatamento. Non finisce di stupire come lo spirito dell’alpino sopravanzi qualsiasi distinzione di età anagrafica o di provenienza geografica nel consolidamento di rapporti fortemente impregnati di amicizia, collaborazione, conforto reciproco nel momento delle difficoltà.
Una particolare nota positiva va dedicata alla popolazione locale. Sia a Borghetto Vara, sia a Beverino abbiamo percepito un sentimento di riconoscenza che da solo basta a giustificare ed a ripagare tutte le fatiche.
Questi i quattro fortunati componenti della piccola pattuglia: Adriano Nestasio (coordinatore), Iginio Mantovan, Luigi Franzini, Renzo Seren. Fortunati… perché il ricordo che si sono portati a casa è un bene composto da valori indistruttibili.
Adriano Nestasio
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