Il Generale Ezio Campanella è “andato avanti”
4 maggio 2016
Oggi ho ricevuto una chiamata da Alessandro Federici, presidente della sezione ANA di Roma. Ma non era la solita telefonata per raccontarci come va o per darci appuntamento ad Asti o all’assemblea dei delegati, ma per darmi la triste notizia della dipartita del generale Ezio Campanella. È stato come ricevere in faccia un secchio di acqua fredda nel mese di gennaio. È vero, Ezio aveva 100 anni (mi permetto di chiamarlo per nome perché mi aveva concesso l’onore di dargli del tu), ma l’amicizia non ha età, e il rispetto forse immeritato che dimostrava per la mia persona era ampiamente ricambiato. Ricordo le telefonate in cui mi raccontava dei suoi rapporti di amicizia col maggiore De Cobelli col quale aveva condiviso il triste periodo della guerra. Mi raccontava di Monte Marrone, di fatti e personaggi di cui lui, che per il suo trascorso conosceva.
Purtroppo la mia mano non era così veloce nel trascrivere quanto mi diceva, e quando mi chiedeva “hai preso nota?” io dicevo si, ma una buona metà di quanto aveva detto era riportato in una serie di scarabocchi.
Quando nel mese di febbraio la nostra sezione ha organizzato la gita a Roma, non ho perso l’occasione di andare a trovarlo per conoscerlo personalmente. Abbiamo passato qualche ora a parlare, gli ho raccontato qualcosa della sezione e lui mi aveva espresso la volontà di iscriversi anche da noi, perché vedeva Novara come una sezione meritevole di rispetto, principalmente per il ricordo che abbiamo dedicato negli ultimi anni al maggiore De Cobelli, suo amico e compagno d’armi. Si scusò perché aveva dovuto declinare l’invito di venire a far festa presso la sezione di Roma, ma non si sentiva molto bene. Nonostante questo non si lamentava, disse che una leggera indisposizione unita agli acciacchi dovuti all’età non potevano portare nulla di buono, i vent’anni non ci sono più. Mi mancheranno le nostre piacevoli conversazioni attraverso il filo telefonico, ma avrò sempre nella mente la consolazione di avere conosciuto una persona che è difficile da incontrare, e quando si incontra e si ha l’onore di poter contare sulla sua amicizia, ebbene in quel caso si può dire di essere più che fortunati. Uomo di grande cultura, avvocato, generale e… amico.
Ciao generale, il paradiso di Cantore ti accolga con tutti gli onori che meriti.
La sezione di Novara esprime ai familiari le più sentite condoglianze, cosciente che le parole non potranno mai colmare il vuoto che lascia la perdita di una persona cara.
Antonio Palombo